venerdì 11 giugno 2010

il terzetto

Mentre g.i.p. è in sala operatoria l'infermiere entra con un terzetto. Lui, lei, il borsone. Peccato, si stava così bene e così alla larga da soli in una camera da quattro letti. L'uomo ha un'espressione severa, forse truce, risponde al mio saluto ma ne farebbe anche a meno, la donna appare stanca (forse esausta), preoccupata (forse angosciata), rassegnata (forse vittima), sicuramente sovrappeso.
L'uomo in attesa di essere operato sostituisce jeans e camicia con un pigiamino a righine azzurrine, un capo che forse gli avrebbe donato quando aveva 5 anni, ma che adesso lo fa sembrare un TSO che si allontana di soppiatto dall'ospedale dove lo hanno trascinato senza tanti perchè e percome. La donna-forse esausta infila nelle grucce i due capi e li appende nell'armadietto. Li ricordo bene perchè durante le ore di attesa che seguiranno mi capiterà di aprire più e più volte l'anta sbagliata, e di starmene a fissare quei due capi perfetti , cercando di capire cosa stessi facendo e accorgendomi dell'errore solo dopo un pò che li fissavo senza vederli. Ottima stiratrice, la donna.
Riprovo a esaminare mister simpatia: altezza media, calvo, terribili peli caprini sul mento, corporatura massiccia. Nè brutto nè bello, forse quasi commestibile, ma .... perfino George perderebbe il primo posto nella mia lista della fighitudine, se lo vedessi camminare in quel modo: cammina buttando là le gambe e quasi dondolandosi con la schiena. L'unica cosa apprezzabile sono le spalle, provviste di una bella muscolatura da scaricatore di porto. Chiedo a donna preoccupata che tipo di operazione subirà il marito. Devono ricostruirgli la cuffia della spalla, una cosa complicata. Giustappunto la spalla! Mica si vede, lo sfacelo interno! Mi spiega che la spalla del marito è andata in pappa per l'usura lavorativa, e mentre me lo dice mi fa il gesto di uno che spacca i sassi, o la legna. E' un'immagine un pò anacronistica, me ne rendo conto, ma mi ha fatto proprio quel gesto lì, facendomi venire in mente uno dei sette nani, con il piccone sulle spalle, che canta andiamo a lavorare.
Mentre g.i.p. poco fa ha atteso l'operazione senza quasi spiaccicare verbo, ma facendosi i cazzi suoi come d'abitudine, s.i.p. subissa la moglie di richieste: e il cuscino e il cortisone e l'acqua e ricordati di portarmi la pizza stasera. La pizza??? Ma non deve essere operato dopo mio figlio? Ah, ma lui non è la prima volta che si opera, e mangia sempre, dopo, quello che vuole. Miseria, ha anche uno stomaco da scaricatore di porto, non solo l'aspetto.
La mattina seguente ginocchio è in camera da solo, essendo l'unico che non può muoversi. Sul comodino del vicino troneggia un quarto di anguria sgocciolante umidità incelofanata. Chiedo a ginocchio dolente se spalla con tutore, che ho intravisto in corridoio, sia simpatico.
"Che ne so, è stato in giro tutta notte" (uno sguardo al cellulare)
"In giro? E dove? Ma non l'hanno operato?"
"Sì, è uscito dalla sala operatoria alle 7 e mezza, ha mangiato una pizza, verso le 10 è arrivata una tipa, avrà avuto un paio d'anni più di me" (uno sguardo alla playstation)
" Una tipa in camera di notte??"
"Ma no, sono usciti, poi è stato ricoverato un motociclista tedesco sfasciato e ho dovuto fare l'interprete e non ho dormito tutta notte e al vecchietto hanno dato l'aspirina e aveva le ulcere allo stomaco ed è stato male" (uno sguardo al portatile)
"Ma in questo posto si può entrare e uscire di notte come niente fosse?"
"Cosa ne so ... non ho capito i legami familiari, di quel tipo lì. Quella grassa dev'essere la sorella, ma quella di stanotte è troppo giovane per essere la moglie" (uno sguardo al pappagallo)
"Puoi uscire, mamma? Devo pisciare, e solo dopo il mal di pancia tremendo di stanotte ho capito quanto sia bello riuscire a farlo"

... Sììì, la sorella. Che ingenuo, il mio ginocchio dolente.

Avete capito, che tipino, questo spalla in pappa: alla moglie rifila niente più che una bella spalla in pappa da accudire per benino, e uno stomaco da riempire per benone, ma tutto il resto del corpo funzionante lo tiene in serbo per l'amante.
Penso agli occhi lucidi della donna nel momento in cui il marito è partito per la sala operatoria.
Mentre g. svuota il pappagallo suggerisco a ginocchio di estorcere a spalla un centone in cambio del silenzio.

5 commenti:

  1. A me fecero indossare una specie di grembiule a fiorellini verdi, aperto tutto dietro con le mie chiappe lasciate al vento; fortunatamente chiuso sul davanti a non mostrare eccedenze afflosciate miseramente (capirai, con una gamba a pezzi).
    In una cameretta a quattro dove c'erano solo giovani infortunati sugli sci (e non sciocchi caduti su scale ghiacciate come me), io ci stavo a mio totale agio -sto bene solo coi giovani io- ma poi una notte portarono il vecchio stronzo ubriaco e per questo crollato, e da quel momento -per otto giorni e sette notti- non se ne poté più: solo ruttava, scoreggiava e chiedeva birra.
    Per due volte fece cadere il pappagallo pieno per terra; non ti dico la puzza e le bestemmie del capo infermiere!
    L'incidente di tuo figlio con conseguente ricovero in ospedale ti sta trasformando in una eccellente cronista, a volte molto pungente.
    Tra le punture, però, ce n'è una piuttosto acidula, tipica delle donne in fiore come te: quando commenti la sortita notturna del boscaiolo s.i.p. con la fresca fanciulla.
    Perché no? Non puote uno zoticone avere amori extra-coniugali? Oppure intendi dire che se un uomo cornifica sua moglie la colpa è tutta sua?
    Io penso che invece abbia colpa anche la cornificata, che magari è un po'...come dire...frigidina.
    Non trovi?

    PS: avevi per caso perduto i tuoi occhiali e non vedevi un tubo sul monitor di quel che scrivevi?
    Visti i caratteri sono propenso a pensarlo.
    Tschüß

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  2. eh no, caro, troppo comodo lo zotico caprone! Capaci tutti di far così! Puoi avere dieci amanti, ma allora il cortisone e il cuscino e la cazzutissima anguria te la fai portare dall'harem, non rompi le palle alla moglie.

    Non avevo perso gli occhiali, ma semplicemente il modifica post non eseguiva i miei comandi, ho tentato per un pò poi mi sono rotta e sono andata a letto.
    bye

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  3. Mi spiace Pimpa, sebbene son donna, devo dar ragione a Vincenzo. Lo zoticone è stronzo e fedifrago ma la sovrappeso ha le sue responsabilità (anche nel portargli "tarallucci e vin santo"...).
    Tanti auguri al ragazzo, che hai illustrato perfettamente nella sua completa e sana indifferenza per il mondo esterno ai suoi interessi: paro paro il mio Adolescente!

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  4. Wilma, ciao, ma perchè dobbiamo sempre darci la colpa di tutto, anche delle corna che ci rifilano?

    Sei sicura che la completa indifferenza per il mondo esterno sia così sana? E poi mio figlio non è nemmeno più un adolescente, quindi peggio ancora.
    Io a 15 anni scrivevo volantini, li distribuivo, vendevo giornali strani, leggevo libri sull'energia nucleare, raccoglievo soldi per una comunità, partecipavo ad assemblee, scioperi, manifestazioni, ... insomma, facevamo una marea di cazzate, ma forse eravamo più vivi dei nostri figli così indifferenti al mondo!
    O abbiamo sbagliato tutto?

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  5. Pimpa, le corna non le fanno solo gli uomini...o no?

    Rispetto alla "sana indifferenza" è per ciò che è "esterno ai suoi interessi".Credo che anche noi, in quegli anni, fossimo molto selettivi...
    Per quanto riguarda gli interessi invece hai proprio ragione tu...purtroppo...!
    Ma non dicevano forse la stessa cosa i nostri genitori? Son confusa...

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